V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Geraldine |
Inserito il - 05/11/2009 : 21:30:37 Il 19 Novembre, infatti, sarà pubblicata la prima biografia ufficiale. Intitolato “VELVET – Crollasse pure il mondo”, il libro è scritto da Fabio Bernabei, edito da Arcana Libri, e vanta il contributo alla prefazione di Lorenzo Jovanotti.
Prima o poi cominceremo a parlarne quindi perchè non subito? [:D]
www.uss-genesis.com Scegli i civili, scegli la ZEFRAM COCHRANE UNIVERSITY
|
30 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Bramo |
Inserito il - 18/09/2011 : 17:23:38 Al concerto dei Velvet del 19 agosto a Lodi (caspita, già un mese fa?!?[:|]) ne approfittai per comprare questo famigerato libro, che ai tempi dell'uscita ricevette accoglienze contrastanti qui sulla Message. Finalmente l'ho letto (ogni volta che lo riprendevo in mano mi soffermavo sulla prima pagina con la bellissima quanto semplice dedica che mi ha fatto Pier :P ) E devo dire che mi è piaciuto, molto. Trovo che questo libro sia un ottimo modo per conoscere tanto la storia del gruppo quanto chi sono in realtà i Velvet oltre gli stereotipi (che non sono solo quelli da boyband) e oltre al clima di poca conoscenza generale che il pubblico può avere di loro. Perchè si sa, lo strano dei Velvet e che se li citi in giro tutti hanno in mente chi sono, e grazie anche ai passaggi a Sanremo del 2005 e del 2007 magari trovi anche chi ricorda che sono mutati rispetti ai primi pezzi. Ma in realtà la gente oltre a ricordarsi che esistono, non saprà chi sono. E' già una situazione diversa da altre band come Teatro degli Orrori o Zen Circus per cui la massa manco sa chi sono, ma anche dalla situazione in cui si trovano cantanti come Vasco o Ligabue di cui l'uomo della strada sa molte cose sul loro conto. Per questo ritengo che, almeno sul piano teorico, il libro potrebbe avere un bacino di utenza più variegato del previsto. Certo, considerando fattori come la distribuzione e la relativa presenza del saggio nei reparti musicali delle librerie, e il prezzo, le mie argomentazioni un po' si infrangono, ma vabbè. Il punto a cui voglio arrivare è che questo libro dice tutto quello che serve per conoscere i Velvet: Bernabei li descrive raccontando più volte quello che i ragazzi avevano e hanno dentro (spesso tramite la viva voce degli interessati), spiegando le motivazioni e i loro ideali nella vita e nella musica, e questo fa passare i Velvet come quelli che sono (o perlomeno per come li ho sempre visti io): delle persone vere, oneste e che credono cdon amore in quello che fanno. Oltre a questo, giacchè quello che le persone sono è dato dalle esperienze che vivono, i primi 5 capitoli raccontana la carriera dei ragazzi calcando la mano tanto sui compromessi e le difficoltà quanto sui successi e le cose belle dei primi anni. Leggo dall'ottima guida di Geraldine che ci sono non pochi errori per quanto riguarda date, collocazioni temporali e altre imprecisioni varie: questo è un peccato ovviamente, è qualcosa che rende meno prezioso il libro, ma pensando al discorso che ho esposto sopra trovo comunque che per il pubblico generico poco importa. E non solo: io non faccio parte del pubblico generico, amo i Velvet, sono una delle mie band preferite in assoluto, conosco tutte le loro canzoni e possiedo gli album e vado ai concerti quando c'è l'occasione... ma vuoi per il fatto che mi sono avvicinato alla loro musica non dall'inizio, vuoi per altre cose, molti degli aneddoti e dei dietro le quinte raccontati nel libro io non li sapevo: magari erano cose che ai tempi mi incuriosivano, che mi puzzavano, ma di cui non sapevo le ragioni che stavano dietro. Un esempio lampante sono i casini attorno a Sei Felice e alla sua mancata promozione: nonostante a quei tempi fossi già un forte appassionato dei ragazzi, pur notando che la canzone circolava poco non sapevo dei disastri con la Universal e dei casini vari e assortiti. Figuriamoci quindi tutto quello che veniva prima, per cui sapevo a grandi linee delle difficiltà con la EMI ma non certo nei particolari. Il capitolo dedicato a NLDCA è quello con meno sorprese, ma alcune spiegazioni relative ai significati e alla genesi dei pezzi contenuti nell'ultimo album è stato interessante leggerle. Menzione d'onore per la spiritosissima prefazione dell'autore, molto ironica e calzante, e poi molto bello il finale del libro: se la costruzione del saggio con i capitoli che in ordine cronologico sanciscono la storia dietro ogni album, il che l'ho apprezzato per chiarezza e perchè mi ha rivelato cose che non sapevo ,l'ultima parte dedicata ai pensieri in libertà dei ragazzi durante l'intervista restituiscono appieno la spontanietà e la genuinità dei Velvet, che parlano a briglia sciolta del loro modo di vedere il mutamento nello stile musicale, che osservano quello che non li convince nei colleghi, che sparano a zero su Vasco o meglio su certi fan di Vasco... Leggere quelle righe era come averceli davanti a parlarmi seduti in un pub.
Pur con tutti i difetti rilevati, dunque, per quanto mi riguarda il libro è un acquisto sicuramente utile e interessante per chi volesse saperne di più sull'accidentata storia dei Velvet e sul funzionamento di certe dinamiche discografiche in Italia degli anni '90, degli anni 2000 e di oggi.
"... che per un pezzo che soffrivo lo stress 'fanculo m'hai scambiato per un'altra boyband!" "Io sto bene" |
kily10 |
Inserito il - 31/12/2009 : 01:27:26 ..io dico che la faranno di sicuro.. per averne parlato cosi tanto nel libro, significa che "è al centro dei loro pensieri".. [;)]
mi conforta credere che ti potrai accontentare di un uomo che può garantire soltanto le proprie funzioni primarie |
Denyse |
Inserito il - 30/12/2009 : 22:47:30 Sarà davvero un gran REMAKE, è se rifanno SALTO ORA li bacio in bocca!!! [:p]
l'altro giorno ho capito tutto della vita ma poi l'ho dimenticato già... |
vica |
Inserito il - 29/12/2009 : 15:12:47 Citazione: Messaggio inserito da liz
ma sta cosa sta scritta nel libro?
(si ammetto ancora devo comprarlo XD)
______________
*Immerse your soul in love*
La dicono, ormai da un bel po', in tutte le interviste. Stanno registrando nuove versioni di vecchi pezzi insieme ad Ale Bavo, previsti anche due inediti :)
------------------------ everything will be ok in the end. if it's not okay, it's not the end. |
elisayorke |
Inserito il - 29/12/2009 : 15:01:39 ma sta cosa sta scritta nel libro?
(si ammetto ancora devo comprarlo XD)
______________
*Immerse your soul in love*
|
kily10 |
Inserito il - 29/12/2009 : 12:27:22 ..e sarà un GRANDISSIMO REMAKE.. non ne ho dubbi!! [8D]
mi conforta credere che ti potrai accontentare di un uomo che può garantire soltanto le proprie funzioni primarie |
vica |
Inserito il - 29/12/2009 : 11:56:57 più che un best of, sarà un Remake...
------------------------ everything will be ok in the end. if it's not okay, it's not the end. |
elisayorke |
Inserito il - 29/12/2009 : 10:39:40 best of? O_O
leggo BEST OF? piangio T_T
______________
*Immerse your soul in love*
|
Denyse |
Inserito il - 28/12/2009 : 13:36:13 Non vedo l'ora di ascoltare questo "Best of"! Muoio dalla curiosità!!! [:p]
l'altro giorno ho capito tutto della vita ma poi l'ho dimenticato già... |
Legolas |
Inserito il - 28/12/2009 : 13:16:28 Beh, Denyse, chissà che tu non possa essere soddisfatta. Il best of in lavorazione, che riprende i vecchi pezzi aggiornandoli alle sonorità attuali, probabilmente porterà a tutti noi grandi sorprese!
- Sister -
"You are the habit I can't seem to kick" |
Denyse |
Inserito il - 27/12/2009 : 20:37:26 Io l'ho ricevuto come regalo di natale dal mio ragazzo, che se l'è fatto arrivare apposta visto che in giro nelle librerie di lecce non si trovava... l'ho letto in 2 giorni!!! Mi sono completamente tuffata nel libro... ho fatto una full-immersion totale...
Sicuramente è generico, ma tuttavia, sebbene sia una loro fan sfegatata sin da tokyo eyes e abbia avuto il piacere e l'onore di crescere "con loro" musicalmente parlando, ho trovato in questo libro alcune cose che non conoscevo... o forse delle dichiarazioni dei velvet, delle curiosità che mi erano sfuggite... certo, non è nulla di nuovo per coloro che li seguono da sempre ma trovo comunque il libro fatto bene per l'obiettivo che si pone. Non tutti conoscono la loro storia... io credo che i velvet attirino di continuo le nuove generazioni e chi di loro fosse interessato ad approfondire sul gruppo credo che nel libro possa trovare pane per i propri denti...
Detto questo, in questi giorni ho meditato molto sull'intera storia che hanno vissuto i velvet nel corso degli anni e mi è venuto ancor di più un desiderio che ho da sempre... che magari non si avvererà mai, ma... quanto vorrei andare al bar e fare 4 chiacchiere con loro! Avrei un sacco di domande da fargli! :D
Non posso che stimarli per tutto ciò che sono stati e che continuano ad essere... Sì, sono cambiati indubbiamente dai tempi di Tokyo Eyes... io anche mi vedo cambiata da allora... ero solo una piccola dodicenne che registrava ogni minima apparizione televisiva dei velvet, che passava le ore a riguardarli e conservo ancora con tenerezza quei fantastici "reperti"... Ora che ho 22 anni ho una percezione più completa e infondo l'ho sempre saputo che si erano ritrovati in una realtà un pò troppo "stretta"... Ad esempio, io ho sempre detto che "Salto ora (o non torno più)" per me era la migliore di Versomarte... ed ecco che anche Pier la pensa come me... (veramente sarei io a pensarla come lui, ma fino a ieri non lo sapevo[:D])... Se riuscissero a riprenderla e a ri-registrarla giuro che gli faccio una statua! [:I] Salto Ora era evidentemente sopra tutte le altre di quell'album... Non dimenticherò mai quando ascoltai Funzioni Primarie... SENZA PAROLE... E così io mi sento un pò parte dei velvet... sebbene loro non mi conoscano... io li sento la mia famiglia... e li sosterrò sempre! Sono come degli amici che non puoi proprio rinnegare, nel passato, nel presente, nel futuro...
P.s: L'autore fa enorme abuso di "va da sè" e "invero"... o sbaglio?[:|] |
ruben |
Inserito il - 25/12/2009 : 12:21:49 Letto tutto il libro!bello,qualsiasi amante della musica dovrebbe leggerlo
....."crollasse pure il mondo".... |
kily10 |
Inserito il - 24/12/2009 : 20:13:52 che sfiga, Ruben! comunque, alla fine del libro, l'omicida è il maggiordomo.. [crazy]
mi conforta credere che ti potrai accontentare di un uomo che può garantire soltanto le proprie funzioni primarie |
ruben |
Inserito il - 24/12/2009 : 14:51:10 Finalmente è arrivato il libro!purtroppo ho la febbre a 39 e non riesco ad aprire gli occhi!
....."crollasse pure il mondo".... |
Denyse |
Inserito il - 10/12/2009 : 00:57:15 Fra una settimana dovrei riuscire a comprarlo!!! Non vedo l'ora...
l'altro giorno ho capito tutto della vita ma poi l'ho dimenticato già... |
vica |
Inserito il - 09/12/2009 : 10:29:07 La foto è senz'altro del gennaio 2008. Anche perchè, al limite, avrebbe potuto essere di Aprile 2009 (e non maggio). Bel casino sto libro![:D]
------------------------ everything will be ok in the end. if it's not okay, it's not the end. |
Legolas |
Inserito il - 07/12/2009 : 13:40:54 Fermo restando quanto già scritto in precedenza, e il fatto che condivido quanto detto da Geraldine sui tre tipi di fan e loro rispettivo interesse alla biografia dei Velvet e quindi al libro, vorrei aggiungere qualche commento ora che ho tempo e ho concluso la lettura. Confermo che mi sembri un racconto troppo freddo e distaccato, soprattutto nelle prime parti, che sono un elenco di uscite discografiche (tra l'altro spesso imperfette, e quindi grazie a Geraldine che ha corretto gli errori!) e liti con i manager. Apprezzo l'aver approfondito episodi che conoscevo in modo superficiale, anche perché all'epoca non ero ancora fan fedele né frequentavo la messageboard. Ho apprezzato di più l'ultimo capitolo, relativo a NLDCA, perché affronta meglio le tematiche dell'album e la sua genesi, anche dal punto di vista musicale. Tuttavia la mia critica principale è quella che i Velvet sono più "caldi", spontanei, vitali. Non riesco a trovare l'aggettivo giusto ma credo che tutti qui abbiano capito cosa intendo [:D]. E questo non viene fuori nel libro. Di conseguenza il fan "del terzo tipo" trova n questo libro meno di quello che già sa, non tanto dal punto di vista fattuale quanto da quello emotivo, mentre probabilmente si aspetta, come tutti noi abbiamo dimostrato, di trovarci qualcosa in più.
Commenti positivi: Mi piace il tono usato nella prefazione e anche l'ultima parte, "Quello che resta", perché lì emerge un po' meglio come siano i Velvet "dal vero". carina l'idea di usare i titoli delle canzoni per le varie parti. Poi, come già accennato, e visto che si tratta di un libro per i fans, forse sarebbe stato bello mettere qualche riga proprio sul rapporto tra il gruppo r i fans. La prefazione di Jovanotti mi sembra anch'essa molto esterna, un po' generica, ed è strano perché nell'intervista a Radio Città Futura della settimana scorsa Pier ha detto che si conoscono e Jovanotti li apprezza, quindi avrebbe, a mio parere, potuto scrivere qualcosa di più personale. Infine, mi sorge un dubbio: la foto che è indicata come "Maggio 2009, soundcheck al Circolo degli Artisti di Roma", a me sembra provenire sì dal soundcheck al Circolo, ma quello del famoso concerto del gennaio 2008.
- Sister -
"You are the habit I can't seem to kick" |
tdm85 |
Inserito il - 02/12/2009 : 21:04:38 libro arrivato...x ora ho letto sl 40 pagine....molto interessante e leggera...ma jovanotti d cosa s era fatto prima d scrivere la prefazione???del tutto inutile!!!! |
Legolas |
Inserito il - 30/11/2009 : 11:34:14 Continuo ad avere un po' di cose da fare e quindi sono stata costretta a bloccare la lettura a metà, ma per ora direi che condivido quello che mi sembra il parere generale. In attesa di finirlo, volevo comunicare che allo stand dell'Arcana presso il Mei di Faenza, il fine settimana appena terminato, era in vendita anche la bio dei nostri. Era in un angolo del banco... però c'era. E mi sembra una buona cosa che giri in queste situazioni, dove la percentuale di appassionati di musica (e quindi di potenziali lettori) è molto più alta rispetto a una libreria normale. Inoltre nel corso della rassegna si sono esibiti almeno tre collaboratori (a diverso titolo) dei Velvet per NLDCA: Beatrice Antolini, CorVeleno ed LN Ripley.
- Sister -
"You are the habit I can't seem to kick" |
Fabio |
Inserito il - 28/11/2009 : 07:47:03 E io che pensavo che la discussione si fosse dissolta!
Due cose al volo e poi scappo.
Molto interessanti i vostri rilievi sul libro. Confesso che non ci avevo fatto caso, forse perché da fan abbastanza recente sono meno esigente e sono già entusiasta di avere fisicamente questo libro.
Se fossi l'autore, sceglierei uno pseudonimo del tutto diverso (magari anche femminile) o, al contrario, mi firmerei direttamente con nome e cognome. In realtà sono solo un "avventore" casuale (e molto riservato) che ha semnpre snobbato le messageboard, ma che si è lasciato coinvolgere dalla notizia dell'uscita del libro.
Buona giornata!
|
Geraldine |
Inserito il - 27/11/2009 : 12:59:37 Continuo con un altro post che mi sa che è meglio. Secondo me il libro è fatto bene insomma è piacevole e questo basta, non credo che l’autore abbia avuto la presunzione di fare un saggio critico (visto anche gli errori per i quali non si è documentato abbastanza), per me si è voluto fare un “omaggio” raccontando quel che i velvet volevano far sapere da tempo, quello a cui loro tenevano. Sicuramente è rivolto a chi ha un interesse per loro, perché come dice Vittoria nessuno si va a comprare un libro per il quale non ha interesse (a meno che non sia costretto per motivi di studio). Però penso anche che ci siano vari livelli di “interesse” o di fan (per capirci), quello che ne apprezza la musica ma non segue il loro percorso, quello che se ne interessa di più e sta attento alle date dei concerti ed alle uscite ed infine quello che sta (o che è stato) qui sulla message. Secondo me, il libro è rivolto all’“interesse medio” ed è più che sufficiente, anzi direi buono, per soddisfare quelle esigenze di “sapere”. E’ ovvio che chi sta qui, specie quelli che ci sono da tanto, sanno più o meno tutto (e forse anche di più) e questo libro è solo una piacevole lettura e/o una chiarificazioni su altri eventi. A proposito di eventi mancati e chiarificazioni, mi sembra strano che non sia stato citato il mancato concerto con i Coldplay visto quanto ci teneva Pierluigi. Concordo con Vica quando dice “E molto spesso le cose sono narrate per grandi linee, tipo "c'era molta tensione e accadevano cose" Effettivamente sono accenni che non spiegano niente e sarebbe stato più interessante sapere il perché, il come, il dove e il quando, ma credo che non sia colpa dell’autore, penso più che altro che i velvet non glielo abbiano detto o se glielo hanno raccontato hanno aggiunto “questo non lo mettere nel libro”. Vabeh poi in caso spiego perché ora vado a mangiare.
www.uss-genesis.com Scegli i civili, scegli la ZEFRAM COCHRANE UNIVERSITY
|
vica |
Inserito il - 27/11/2009 : 10:23:06 Bene, ora che anche qualcun'altro ha avuto modo di leggerlo, possiamo riprendere a parlarne con più interesse. Geraldine, sei troppo puntuale :D Molte cose le avevo notate anche io, ma non ero andata a guardarmi con precisione le date per non passare per la solita rompipalle. Le pareti verdi, però, credo che le abbiano notate un po' tutti... Andando più in generale, a parte i refusi che sono tantissimi, io credo che questo sia un libro per fans. Con tutto il rispetto e l'amore che si possa avere per un gruppo, dubito fortemente che persone non interessate allo stesso possano comprarlo. Insomma, io non comprerei mai un libro sui Pearl Jam, tanto per fare un esempio, anche se ben fatto. E da un libro per fans mi aspetto qualcosa che qui non c'è. Mi aspetto un coinvolgimento più consistente della band, descrizioni più minuziose di stati d'animo, episodi, discorsi. Tutti sappiamo quando è uscito Velvet, o quando hanno lasciato una casa discografica per un'altra. Sono nozioni, queste, che per un fan risultano superflue. Il libro scorre, il libro è carino, a tratti piacevole, ma spesso superfluo. Non è quello che mi aspettavo, di chiunque sia stata la voglia di farlo così (autore, Arcana, Velvet). Non mi pento di averlo comprato, ci mancherebbe, ma poichè il mio spirito critico sfiora livelli mai raggiunti prima... ;) Riguardo il nostro utente Fabio, voglio sperare che non sia l'autore. Perchè se così fosse, non ci farebbe una bella figura a venire sul forum ad incensarsi "in incognito", preferirei si palesasse e si rendesse disponibile ad un confonto costruttivo.
------------------------ everything will be ok in the end. if it's not okay, it's not the end. |
marco8 |
Inserito il - 26/11/2009 : 21:58:01 Libro arrivato. Ancora non ho iniziato la lettura ma leggendo la prefazione ci sono rimasto un po cosi, sembra proprio inutile e senza senso. L'unico motivo che la possa un minimo giustificare, secondo me, è il fatto che Jovanotti (che tra l'altro stimo moltissimo e seguo molto volentieri) apprezzi molto i FANTASTICI 4. Il nuovo arrivato Fabio, che pare proprio sia l'autore, ne saprà sicuramente di più...
tutti a casa |
Geraldine |
Inserito il - 26/11/2009 : 20:24:16 Libro arrivato e ho letto fino a pagina 59. Al momento la bio scorre e non è impegnativa (insomma non è pesante come una biografia critica) però ad una prima lettura ho trovato due errori "cronologico-referenziali" uno a pag. 46 e l'altro alla 59. Me li appunto poi li commento editando qui.
Edit. p. 65, 169, 77 e sempre 169, 85, 107, 148
Sono arriva a pagina 149 quindi mi fermo e faccio i miei appunti sulle pagine su citate.
Premetto che non ho controllato tutte le date ma solo quelle che mi sono saltate agli occhi, quindi vedete voi se volete controllare le altre :D
p. 46 Mi è saltato all'occhio perchè come potrete immaginare ho riletto da poco tutte le vecchie news ufficiali del sito. Le foto con loro vestiti da surfisti non sono state fatte per la copertina di Versomarte ma per quella di un eventuale (dopo Tokyo Eyes)lancio del singolo Estate Portatile. Data degli scatti 22 settembre 2000 se non qualche giorno prima.
P. 59 "La promozione è affidata al nuovo ufficio stampa, che rimarrà con il gruppo fino a Velvet". Sbagliato. Gli uffici stampa si sono alternarti giuridicamente parlando. Cambiarono con la Performance (Stanzani ,e D'Amato dei lunapop) poi mi sembra solo la D'amato (ahò non mi ricordo bene) ed infine con Gulinelli (che stava con performance, poi da libera professionista e poi con una sua società). Quindi il cambio originale del 2001 (da EMI a "nostra ufficio stampa")non si è protratto fino a Velvet.
P. 65 in riferimento a Perfetto Pedente? nelle prime righe si dice che viene lanciato nel settembre 2002, mi è saltato subito all'occhio perchè come poteva essere stato un singolo estivo se uscì a settembre?? Quindi mi sono andata a guardare le date.. la "radio date" è stata il 21/06/2002 mentre in vendita è uscito il 12/07/2002.
p. 169 Sempre per Perfetto Perdente?. Almeno nella discografia è segnata una data esatta, ma come B-SIDE c'è I miei desideri, mentre il cd uscì con Non é colpa tua (uè chi si ricorda la "gara" per azzeccare il nome?)
p. 67 a proposito di Think Thank vi ricordate quando Pier spiegò qui in mb come ascoltare la ghost track?? Vabeh questo a parte, si dice che Una settimana, un giorno uscì in vendità nel marzo 2003. Sbagliato, uscì per il giorno di san valentino (e mi è saltato all'occhio perchè come data mi rimase impressa)
p. 169 Sempre per Una settimana, un giorno nella discografia singoli ci dice che è uscita in vendita(?) nel novembre 2002. E' possibile (ma credo mooooolto improbabile) che calcoli come data la radio date ma in questo caso molte delle date del resto dei singoli sarebbero errate.
p. 85 "Nelle prime settimane del 2004 i velvet si chiudono nel JD studio di Monterotondo, sorta di bunker dalle pareti verdi fluorescenti..." Leggendo posso capire che: nel 2004 le pareti sono verdi, oppure ora l'autore definisce bunker dalle paereti verdi lo studio che ha appena visto senza fare riferimenti al passato (per l'esattezza il 2004). Ovviamente l'impostazione della frase mi fa propendere più per la prima soluzione, peccato che all'epoca le pareti non erano verdi e non è che lo so solo io, ma lo sanno tutti quelli che recentemente hanno seguito le pubblicazioni video dei velvet mentre, vestiti da muratori, tinteggiavano di verde le pareti. Se invece l'autore pensa che ora sia un bunker vuol dire che non ha mai visto come era mentre ci stavano nel 2004, probabilmente l'avrebbe definito trincea.
p.107 La data di uscita in vendita de Il mondo è fuori è 21 giugno (anche se dai comunicati stampa lo si dava in vendita il 24)
p. 148 "... sono le manifestazioni degli studenti universitari scesi in strada nell'autunno 2008. Il brano nasce proprio durante le contestazioni del mondo scolastico al decreto del Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini". Qui si fa disinformazione. Immagino che l'autore non abbia assolutamente letto il decreto della Gelmini ne tanto meno sia stato recentemente in qualche università, perchè allora anche lui come me si chiederebbe, leggendosi, "perchè mai tutto il mondo universitario si scomoderebbe per un decreto di 5 righe messe in croce che riguarda le scuole elementari?". Ovviamente all'epoca tutti i media italiani minimizzavano mandando in onda, come motivazione di una manifestazione studentesca, quel decreto banale ridicolizzando, in questo modo, la protesta. Troppo banale (anche se più o meno contestabile) per coinvolgere tutto il mondo studentesco (vi prego andatelo a leggere vi verrà da ridere a pensare che centinaia di migliaia di studenti si muovano per il maestro unico e per l'obbligo dei grembiuli). Quello che si contestava è la legge 133 di TREMONTI!!! con tagli di circa 1500 milioni di euro alle università e al resto del mondo scolastico. Calcolate che le tasse di tutti gli studenti di un ateneo sia "ricchi" che "poveri" copre a mala pena il 30% delle spese e con spese è compresa anche la ricerca scientifica. Taglio corto dicendo che assolutamente quella moltitutidine di ragazzi non manifestava né tanto meno si "menavano" per i grembiulini della Gelmini disegnati da D&G o Versace! Scusate se l'ho fatto lunga ma sta frase mi ha fatto fermare e pensare a quanta disinformazione si è diffusa e si diffonde.
Proseguo domani aggiornando questo post con le considerazioni finali. |
kily10 |
Inserito il - 26/11/2009 : 19:00:05 Fabio in realtà tu sei Lorenzo Cherubini "camuffato" e quindi giustamente difendi il tuo operato.. [;)]
scherzi a parte, ripeto quanto detto: avrei magari preferito una nota sull'eventuale rapporto con i Velvet, un giudizio sui ragazzi, sulla loro musica, ecc. Ma ripeto anche che forse è solo una mia "turba psichica", a cui non vale la pena dare troppo peso.. [crazy]
mi conforta credere che ti potrai accontentare di un uomo che può garantire soltanto le proprie funzioni primarie |
Fabio |
Inserito il - 26/11/2009 : 17:22:01 Devo dire che invece a me piace la prefazione di Jovanotti, ossia è semplice, ma molto "sua". Non aggiunge niente, d'accordo, ma in fondo la funzione è quella di decorare, no?
Non so, magari sono un po' parziale. E' che da lettore accanito (e appassionato di bio musicali) questo libro sui Velvet è stata una bella sorpresa e mi ha entusiasmato non poco... ecco perché sono qui.
|
kily10 |
Inserito il - 25/11/2009 : 20:31:07 Ho comprato il libro ma mi sto violentando nel NON leggerlo, in modo da avere qualcosa da fare venerdi, dato che mi aspettano 5/6 ore di treno..
detto questo mi sbilancio solo un aspetto..
..sono d'accordo con Vica, la prefazione di Jovanotti "non me gusta".. sarà perchè le aspettative sono sempre più grandi "della realtà" (e purtroppo questo "dato di fatto" mi ha condannato più e più volte..) ma speravo in qualcosa di più "personale"..
per il resto.. mi faccio sentire martedi.. [;)]
mi conforta credere che ti potrai accontentare di un uomo che può garantire soltanto le proprie funzioni primarie |
Geraldine |
Inserito il - 25/11/2009 : 14:20:51 Io non ho ancora letto la bio ma posso dire quello che mi aspetto. Ci sono, secondo me, due modi per fare una biografia e dipende da dove si vuole arrivare, a chi è destinata e cosa si vuole evidenziare. C’è quella critica destinata “ai posteri” dove vengono elencati con dovizia filologica date, circostanze, contesti e analisi dell’arte e dell’artista in questione. L’ultima che ho letto è quella del mio Prof. su Beethoven e sicuramente non era “divertente”, a volte pesante (parlava spesso di termini tecnici per me oscuri). In questo tipo di biografia mi aspetterei anche dettagli della vita privata naturalmente inerenti al resto dello scritto. Insomma un chiaro testo da “studio”, critico secondo il punto di vista dell'autore, (specie se il soggetto della biografia è deceduto da secoli ahah)e "pomposaggini simili". Poi c’è il secondo tipo di cui ho trovato su internet un “elenco di aspettative” più o meno come le mie (di seguito il testo epurato): - Cenni sulla storia contemporanea al personaggio. Citare episodi notevoli e/o curiosi, che in qualche maniera si accordino con il carattere del personaggio. - Racconto in terza persona e interventi (sommessi) dell’autore in prima persona. La quarta persona è pure utilizzata quando si chiede un’implicita collaborazione del lettore. - Le citazioni e la documentazione in genere devono essere accurate e rigorose. Ma c'è anche spazio, opportunamente sottolineati, per i sentito dire e i pettegolezzi. - Vita privata del personaggio, in parallelo (e qualche volta in opposizione) alla vita pubblica. - Individuare dei momenti chiave: un’ora, un giorno particolare, delle parole, delle azioni. Non importa che siano “vere” o letterali, in mancanza di documenti o testimoni che attestino il fatto si può dichiarare la presunta verosimiglianza dell’accaduto così come la stiamo descrivendo. - Descrizione degli stati d’animo del personaggio, sempre con garbo e senza esagerare, soprattutto se sono molto lontani nel tempo. - Descrizione dei luoghi e dei toponimi e confronto con quelli attuali.
Poi, specie in questo caso, c'è anche da considerare cosa hanno voluto che uscisse fuori dalla loro biografia (i velvet). Certo è che se loro, nelle interviste, nonostante le domande mirate dell'autore, hanno parlato solo ed esclusivamente di "lavoro" in termini tecnico/sintetici non è che si può tirar fuori più di tanto. Specie se l'autore non ha vissuto dall'interno "la storia" della band.
Per quanto concerce il "primo tipo" spero di essermi spiegata bene, ma se così non fosse non posso farci niente sto in ufficio e "me devo da sbrigà" (ecco spiegato il "secondo tipo" copia e incollando cose su internet, ho fatto prima a fare così).
A me il libro deve ancora arrivare.
|
vica |
Inserito il - 25/11/2009 : 11:18:49 La discussione non è defunta, diciamo che è in stand by, in attesa che tutti possano comprare e leggere il libro. ;) Il libro è certamente scorrevole, da fan quale sono l'ho trovato senza dubbio interessante, ma ahimè poco divertente e spesso freddo. Trovo che le pagine migliori siano alla fine, quando sono i Velvet stessi a raccontare in prima persona.
------------------------ everything will be ok in the end. if it's not okay, it's not the end. |
Fabio |
Inserito il - 25/11/2009 : 10:14:48 Rieccomi qui. Vedo che la discussione è già defunta.
Io confermo il mio giudizio: il libro è fatto molto bene, è scorrevole e interessante. E poi è anche abbastanza divertente, cosa abbastanza rara nelle biografie musicali.
Circa la differenza dfi stile tra l'introduzione e il contenuto vero e proprio del libro, dalla mia piccola esperienza di lettore credo che l'autore abbia volutamente scelto di "stare fuori", forse proprio perché, come fan, sarebbe stato poco obiettivo e avrebbe finito solo per fare una "dichiarazione d'amore" al gruppo. Almeno credo.
A proposito, mi sono perso la presentazione di domenica. qualcuno c'è stato? Come è andata? |
|
|